Alimenti che possono essere consumati dopo la data di scadenza
Senape, ketchup, sottaceti o anche spezie possono essere conservati e consumati anche dopo la data di scadenza. In realtà, le date di scadenza di questi alimenti potrebbero essere passate. Tuttavia, il loro gusto può cambiare nel tempo.
Altri alimenti che possono essere consumati dopo la data di scadenza includono latticini come crème fraîche, formaggio, latte e yogurt. Questi, se non aperti, possono essere consumati una o due settimane dopo la data indicata.
Per sapere se sono buoni, controlla la confezione. Se si è gonfiato si sono sviluppati batteri potenzialmente pericolosi ed è meglio buttare via i prodotti. Inoltre, un odore pungente e acido potrebbe indicare che sono andati a male.
Inoltre, i prodotti surgelati possono essere consumati dopo la data riportata sulla confezione, se è stata rispettata la catena del freddo. Se conservato correttamente, il pesce crudo può essere conservato dai 6 ai 9 mesi oltre la data di scadenza. Per il pollame e gli ortofrutticoli il termine si estende ad un anno. Tuttavia, i pasti surgelati si conservano meno bene dei prodotti confezionati.
Cibi da non mangiare assolutamente dopo la data di scadenza
È più probabile che i batteri risiedano in determinati alimenti. È il caso delle carni crude, delle uova e del pesce confezionati sottovuoto ma anche dei salumi.
Pertanto, per tutelare la propria salute ed evitare potenziali infezioni alimentari, bisogna fidarsi scrupolosamente della data di scadenza riportata in questi alimenti.
Inoltre, se la confezione si gonfia, ciò potrebbe indicare che batteri come la salmonella, la listeria o l’escherichia coli stanno proliferando nel cibo. Inoltre, se apri questi prodotti contaminati da batteri, osserverai un aspetto gelatinoso e noterai un odore sgradevole.
Inoltre i succhi di frutta fresca possono contenere batteri se non si rispetta la data di scadenza, così come i formaggi a latte crudo. E per una buona ragione, i formaggi freschi sono vulnerabili ai batteri ed è necessario prestare attenzione a qualsiasi colore e odore sospetto.
Infine, le insalate vendute in buste possono contenere batteri. In questo senso è fondamentale rispettare la data di scadenza riportata sulla confezione.