Quanti metri di cellophane usi ogni settimana per conservare e imballare i tuoi alimenti? Probabilmente molti, ma non te ne rendi conto. E l’inquinamento che ne deriva è tutt’altro che insignificante. Per questo, oggi sul mercato sono presenti diverse alternative sostenibili in grado di ridurre l’impatto che la pellicola ha sull’ambiente ogni giorno.
Te ne sarai accorto anche solo guardando il bidone della plastica in cucina. Il settore alimentare produce una quantità incredibile di rifiuti monouso, soprattutto per quanto riguarda la conservazione degli alimenti. Basta pensarci un attimo. Quanta pellicola di nylon utilizzi per conservare gli avanzi della cena oppure soltanto per portarti il pranzo da casa?
Certo, essendo leggera e trasparente quasi non te ne rendi conto, ma tutto quel film finisce poi nell’immondizia e prima o poi dovrà essere smaltito. Quello che verrà disperso, invece, andrà ad affollare corsi d’acqua e mari, trasformandosi se va bene in microplastica. Per questa ragione è molto importante dedicare un po’ di attenzione al nostro utilizzo di questo materiale, prediligendo se possibile delle alternative che, inutile girarci intorno, ci sono eccome: il packaging sostenibile è una di queste.
Si tratta di un tipo di imballaggio progettato per ridurre al minimo l’impatto ambientale perché realizzato con materiali riciclati e biodegradabili e comunque pensato per essere riutilizzabile o facile da smaltire.
Ci sono diverse soluzioni, a partire da quelle più intuitive, come l’utilizzo di contenitori rigidi lavabili, fino alle soluzioni più innovative come pellicole e involucri rivoluzionari e sostenibili, creati apposta per ridurre l’inquinamento che parte dalla nostra cucina. Vuoi scoprire quali sono le alternative sostenibili per conservare il tuo cibo? Continua a leggere.
L’alternativa sostenibile per alimenti
1.Pellicola in cera d’api
2.Contenitori riutilizzabili
3.Pellicole in bioplastica
Pellicola in cera d’api