La tragedia è avvenuta nella zona industriale di Valls, dove il padre del piccolo era andato a lavorare, lasciando la macchina parcheggiata nei pressi della ditta in cui era impiegato. Il bambino, rimasto all’interno dell’auto, non ha avuto alcuna possibilità di resistere al caldo infernale che ha invaso l’abitacolo nel giro di pochi minuti.
Il padre, appena informato della presenza del figlio in auto, è corso disperatamente a soccorrerlo. Ha tentato di estrarlo, di portarlo in una zona d’ombra e raffreddarlo, ma era ormai troppo tardi. I servizi d’emergenza, giunti rapidamente, hanno solo potuto constatare il decesso. Il genitore, 39 anni, è stato trasportato in ospedale in stato di choc, incapace di spiegare come abbia potuto dimenticare il figlio.
Secondo i primi riscontri, l’uomo era convinto di aver accompagnato il bambino all’asilo. Un errore nella routine quotidiana, forse una distrazione o un automatismo mentale, che ha trasformato una giornata qualsiasi in un incubo senza fine.
La polizia catalana ha aperto un’indagine per ricostruire la dinamica dell’accaduto e valutare eventuali responsabilità. Non si esclude l’ipotesi di una dimenticanza accidentale, ma saranno le autorità giudiziarie a stabilire se vi siano stati elementi di negligenza. Il caso è stato affidato alla Procura locale, che valuterà anche se siano necessari ulteriori accertamenti sui precedenti della famiglia.
Non è la prima volta che simili episodi si verificano: solo pochi mesi fa, un evento analogo aveva coinvolto un altro padre che, a causa di una distrazione, aveva lasciato il figlio in auto sotto il sole. Anche in quel caso, il piccolo non ce l’aveva fatta. La comunità, intanto, si stringe intorno alla famiglia devastata da questa perdita, mentre cresce l’appello per una maggiore sensibilizzazione su questi pericoli troppo spesso sottovalutati.
