Fichi d’india, quel frutto venuto da lontano ormai simbolo del Mediterraneo

La pianta

Fico d’india è il nome della pianta che dà origine agli omonimi frutti. Si tratto di un cactus, noto anche come Opuntia ficus-indica, che fa parte della famiglia delle Cactaceae. È caratterizzato da foglie larghe, spesse e piatte e con spine acuminati. Fa dei fiori bellissimi e colorati che si trasformano in frutti  commestibili a forma di bulbo, chiamati anche tonni,.

Ma come mai sono stati soprannominati proprio fichi d’India se sono originari del Messico? Si dice che la scelta del nome dipenda da Cristoforo Colombo. Nel 1492, approdato nelle Americhe era convinto di essere in India. E quando portò questi frutti alla corte reale vennero chiamati così. In realtà, gli Aztechi li avevano già battezzati nopali.

I frutti possono avere intense sfumature di colore, virando dal giallo al rosso, e creando tra loro contrasti cromatici molto suggestivi. A seconda del periodo in cui nascono, può variare la forma. Quelli più tondeggianti sono considerati le primizie, mentre quelli allungati sono i tardivi. Il peso, invece, è compreso tra i 150 e i 400 grammi.

Valori nutrizionali

Dei fichi d’india, in realtà, non si mangia solo il frutto, ma anche i petali dei fiori e le pale. Qui, però, puoi trovare i valori nutrizionali per 100 grammi di frutto. Considera che il frutto più piccolo supera i 150 grammi.

  • Acqua 83.2 grammi
  • Calorie 63 kcal
  • Proteine 0.8 grammi
  • Lipidi 0.1 grammi
  • Colesterolo 0
  • Carboidrati 12 grammi
  • Fibra 5 grammi
  • Sodio 1 mg
  • Potassio 190 mg
  • Calcio 30 mg
  • Fosforo 25 mg
  • Ferro 0,4 mg
  • Vitamina C 18 mg
  • Vitamina A retinolo equivalente 10 μg
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