Il pane per la colazione più delizioso che abbia mai preparato, incredibilmente semplice e veloce

Per prima cosa attiviamo il lievito. Aggiungete all’acqua tiepida la bustina di lievito secco e il cucchiaio di zucchero e mescolate finché il lievito non sarà completamente sciolto.

Riposo e fermentazione
Ora è il momento di lasciare che la magia accada. Aggiungete poco alla volta la farina e il sale al composto di lievito e impastate fino ad ottenere un impasto morbido e appiccicoso. Lascia riposare per 25 minuti. Poi, mescolatelo nuovamente per far uscire l’aria accumulata e lasciatelo fermentare per un’ora in un luogo caldo.

Al forno
Dividete l’impasto in 4 parti e lasciate riposare per 5 minuti. Stendete ogni pezzo di pasta, cospargetelo con farina di mais e versate un filo d’olio d’oliva. Cuocere ogni pancake per 5-7 minuti in forno preriscaldato alla massima temperatura.

Confezionamento e presentazione
Una volta cotti, avvolgete i pancakes in un canovaccio pulito per mantenerli morbidi e caldi. E pronto! Avete davanti a voi delle frittelle fatte in casa, morbide e gustose.

Consigli utili
Puoi aggiungere altri ingredienti come frutta o noci all’impasto per dargli un tocco di sapore in più.
Se non avete la farina di mais potete usare la farina normale per spolverare.
Sperimenta oli diversi per ottenere sapori diversi nei tuoi pancake.
Variazioni e personalizzazioni
Se vuoi dare una svolta a questa ricetta, prova ad aggiungere cannella, vaniglia o anche cacao in polvere all’impasto per ottenere gusti diversi.

storia delle frittelle
I pancake hanno una lunga storia che risale a secoli fa. Si ritiene che abbiano avuto origine nell’antica Grecia e a Roma, dove erano conosciuti come “tagenites” e venivano cotti in pentole di terracotta.

Benefici alla salute
Anche se non sono proprio l’opzione più salutare, i pancake fatti in casa possono essere un’ottima fonte di carboidrati ed energia per iniziare la giornata con il piede giusto. Inoltre, puoi controllare gli ingredienti e adattare la ricetta in base alle tue esigenze dietetiche.

Conclusioni
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