il fegato già rosolato,
il prezzemolo fresco,
300 ml di acqua (o brodo leggero),
un pizzico di sale.
Otterremo una crema liscia e vellutata, che diventerà l’anima del nostro pollo in pot.
6. Riprendere la cottura del pollo
Rimettiamo i pezzi di pollo nella padella, sfumiamo con il vino bianco e lasciamo evaporare l’alcol per qualche minuto.
A questo punto aggiungiamo la foglia di alloro e la salsa alle mandorle preparata poco prima.
7. Cottura lenta
Copriamo con un coperchio e lasciamo cuocere a fuoco basso per circa 1 ora, girando i pezzi a metà cottura. La carne dovrà risultare tenerissima, che quasi si stacca dall’osso, mentre la salsa si addenserà e avvolgerà il pollo con un sapore unico.
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Consigli utili
Per un tocco più rustico, potete aggiungere anche una manciata di funghi trifolati nella salsa.
Se preferite una salsa più densa, lasciatela restringere qualche minuto in più a fuoco vivo a fine cottura.
Questo piatto è perfetto se servito con patate arrosto, riso bianco o una semplice fetta di pane casereccio, per non lasciarsi sfuggire nemmeno una goccia della crema di mandorle.
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Conclusione
Il pollo in pot è una ricetta che unisce sapori semplici e genuini in un piatto sorprendentemente ricco e raffinato. Perfetto da portare in tavola quando vuoi stupire con qualcosa di diverso dal solito pollo al forno, ma senza complicarti la vita.
Un piatto che racconta la tradizione, la pazienza della cottura lenta e il piacere di condividere qualcosa di buono con chi ami.